PAESI MARCHIGIANI
“Viaggio nelle Marche d’Inizio Novecento: Alla Scoperta delle Radici con Enrico Dehò”
“Paesi Marchigiani” di Enrico Dehò rappresenta un’opera di inestimabile valore per i marchigiani di oggi, offrendo una finestra sul passato della regione prima di svolte storiche significative quali l’avvento delle automobili, la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo. Questo testo non è solo una guida ma un vero e proprio viaggio nel tempo, che permette di scoprire le Marche in un’epoca in cui le dinamiche sociali, economiche e politiche erano profondamente diverse da quelle odierne.
Attraverso la dettagliata narrazione di Dehò, l’opera diventa una lente di ingrandimento sulle tradizioni, l’economia, e il tessuto sociale delle Marche di inizio Novecento. Descrivendo con minuzia i paesaggi, le attività produttive, le infrastrutture e la vita quotidiana, Dehò offre ai lettori contemporanei la possibilità di comprendere le radici storiche e culturali della regione.
Per i marchigiani del XXI secolo, “Paesi Marchigiani” si configura come un prezioso strumento per riscoprire e valorizzare il patrimonio storico e culturale della propria terra. L’opera stimola una riflessione su come la regione sia evoluta nel corso del tempo, evidenziando i cambiamenti nel paesaggio, nelle modalità di vita e nelle attività economiche. Questo consente non solo di apprezzare il progresso e le trasformazioni subite ma anche di preservare la memoria di un passato che ha plasmato l’identità marchigiana.
Prima dell’avvento dell’automobile, la viabilità nelle Marche era caratterizzata da strade e percorsi che riflettevano un’economia e una società profondamente differenti. Dehò descrive un territorio dove i collegamenti erano ancora fortemente legati a modalità di trasporto più lente e meno invasive, permettendo una relazione più intima e diretta con l’ambiente circostante.
“Paesi Marchigiani” cattura l’essenza di una regione all’apice delle sue tradizioni pre-moderne, prima che gli eventi storici del XX secolo portassero a profonde trasformazioni sociali e culturali. L’opera di Dehò, con le sue ricche descrizioni delle pratiche agricole, delle feste popolari e delle attività artigianali, rappresenta un ponte con il passato, offrendo spunti per la riflessione su come alcune di queste tradizioni siano sopravvissute, evolute o scomparse.
Educazione e Identità Regionale
Per i marchigiani contemporanei, il libro può fungere da strumento educativo, promuovendo una maggiore consapevolezza delle proprie radici e contribuendo al rafforzamento dell’identità regionale. Le generazioni attuali possono attingere a questa ricca fonte di conoscenza per mantenere vivo il legame con il passato e per trasmettere ai giovani il valore della storia e delle tradizioni locali.
Industria Marchigiana nei Primi Anni del Novecento
Gli scritti di Enrico Dehò su “Paesi Marchigiani” offrono una panoramica dettagliata e approfondita dell’industria marchigiana nei primi anni del Novecento, mettendo in luce diverse attività produttive e settori di spicco della regione. Dehò descrive con entusiasmo un’industria marchigiana vivace e diversificata, prestando particolare attenzione a:
L’Industria Calzaturiera: Montegranaro è esaltata come una vera e propria “Scarpopoli” per la sua produzione intensiva di scarpe. Questo settore, eminentemente artigianale e poco meccanizzato, si ergeva come colonna portante dell’economia locale, coinvolgendo l’intera comunità e raggiungendo mercati ben oltre i confini regionali.
Bachicoltura e Produzione Serica: Particolarmente fiorenti in alcune aree, con Ascoli Piceno lodata come il “Giappone d’Italia” per la rilevanza di questo settore. La presenza di stabilimenti dedicati alla lavorazione della seta sottolinea l’importanza di questa attività, radicata nella tradizione eppure significativa per l’economia locale.
Industrie della Lavorazione dei Metalli, della Carta e delle Ceramiche: Vengono citate fabbriche storiche e attività artigianali che hanno saputo innovarsi mantenendo vivi i legami con le tradizioni locali.
Agricoltura e Trasformazione dei Prodotti Agricoli: Fondamento dell’economia marchigiana, con una produzione variegata che includeva cereali, vini, frutta e ortaggi, evidenziando l’importanza di un’agricoltura intensiva.
Queste descrizioni illustrano un panorama di grande dinamismo e varietà, dove la tradizione artigianale si fonde con le prime forme di industrializzazione, mostrando le Marche capaci di innovarsi pur rimanendo fortemente legate al proprio passato.
La Viabilità nelle Marche
La viabilità nelle Marche dell’epoca, come descritto nei testi di Dehò, riflette le sfide e le peculiarità della regione in termini di infrastrutture di trasporto. La critica maggiore riguarda l’adeguamento della rete viaria, che rimase pressoché invariata rispetto all’era romana, in particolare per gli assi trasversali e i collegamenti principali con il nord e il sud d’Italia.
Dehò sottolinea l’importanza di progetti infrastrutturali come la costruzione di linee ferroviarie interne e di collegamenti con autocorriere, essenziali per il progresso e lo sviluppo della regione. Queste osservazioni evidenziano un forte senso di attesa e speranza per miglioramenti nella viabilità che potessero stimolare significativamente lo sviluppo delle Marche, a quel tempo considerate una regione periferica ma dinamica.
L’Evoluzione Energetica nelle Marche
Dehò evidenzia l’emergere dell’elettricità come nuova fonte energetica, trasformativa per l’industria regionale. L’introduzione dell’elettricità ha facilitato la trasformazione di molini e l’avvio di fabbriche di paste alimentari, oltre a promuovere l’installazione delle prime reti di illuminazione pubblica. Questi cambiamenti hanno avuto un impatto significativo sulla vita quotidiana e sull’industria marchigiana, evidenziando l’importanza della diffusione energetica per lo sviluppo economico e sociale della regione.
Dehò e l’Aviazione
L’interesse di Dehò per l’aviazione emerge vivacemente attraverso un dialogo immaginario situato sulla sommità di Urbino. Questo racconto riflette la fascinazione dell’epoca per la conquista dell’aria e sottolinea l’importanza della supremazia tecnologica e del progresso scientifico. Dehò menziona aviatori marchigiani che hanno contribuito al settore, dimostrando il suo personale fascino per l’aviazione, vista come apice del progresso tecnologico e della modernità.
Le Posizioni Politiche di Dehò
Sebbene Dehò non esponga direttamente le sue posizioni politiche, traspare un chiaro interesse per le vicende politiche locali e nazionali. Il testo suggerisce una visione progressista di Dehò, con un forte legame con la terra marchigiana e un impegno per la promozione del suo sviluppo economico e sociale, valorizzandone le potenzialità e preservando le sue ricchezze culturali e naturali.
Garibaldi secondo Dehò
Dehò esprime profondo rispetto e ammirazione per Giuseppe Garibaldi, sottolineando il suo ruolo nell’unificazione italiana. Attraverso aneddoti storici e commemorazioni, Dehò celebra l’eroismo di Garibaldi e il suo impatto sulla storia italiana, dimostrando un’ammirazione che mira a mantenere viva la sua memoria nelle generazioni future.
Itinerari Esplorativi nelle Marche
Dall’elenco dei paesi visitati, appare chiaro che Dehò adottasse un approccio non lineare e sistematico alla scoperta delle Marche, evidenziando la sua volontà di esplorare la diversità della regione in tutte le sue sfaccettature. Questo approccio, combinato con la ricchezza delle informazioni raccolte, suggerisce che Dehò abbia intrapreso numerosi viaggi esplorativi, ciascuno focalizzato su specifici aspetti della regione, per comporre un quadro dettagliato e vivido delle Marche.
